venerdì 1 giugno 2012

Papi, parco e rock'n'roll

Il week end di reclusione forzata è giunto, alfine... No, stavolta non è colpa della tesi da finire in fretta frettissima, nè dell'influenza, nè della maratona di Glee (prima o poi vi parlerò anche della mia dipendenza da telefilm, che sta assumendo toni patologici...).
Niente di tutto ciò. A 'sto giro si sta a casa per via del Papa, pensate un po'...
Ebbene sì, il Family Day è alle porte, e Milano e hinterlad sono sotto assedio (battuta cretina letta su Twitter: "Milano è blindata per l'arrivo del Papa, ma si teme che riuscirà ad entrare lo stesso"... a me che ho i neuroni in sciopero ha fatto ridere!).
Insomma, tra vie chiuse, blocchi totali del traffico, mezzi di superficie bloccati e misure di sicurezza varie non si capisce nulla. Ad esempio, io stasera in teoria dovre andare in macchina in zona Cadorna: ce la farò? Devo farmi fare il passaporto? Devo chiedere un permesso in triplice copia al Ministero dell'Interno e firmarlo col sangue? Bah, vi farò sapere... (domanda legittima: ma proprio stasera devi andare fin lì?! Eh, avete ragione anche voi.... -.-) 
Comunque... Il mega evento del Family Day si terrà a Bresso, dalle mie parti, in un piccolo aeroporto all'interno del Parco Nord meglio conosciuto come Campovolo (per la cronaca: quando ero al liceo, d'estate, mi è capitato spesso di andarci di notte, con gli amici, per bere-cazzeggiare-suonare la chitarra-fare gli scemi. Il livello di sorveglianza era pari a zero, c'erano buchi nelle recinzioni grossi come il tunnel del Gran Sasso e nessuno ci ha mai detto nulla... bei tempi!).

L'altro giorno, presa dalla smania di bruciare qualche caloria in vista della prova costume, ho tirato fuori la Vecchia Betsy (la mia bici) e sono andata a farmi un giro al parco ("giro" che alla fine mi ha condotto in viale Jenner ed è durato 3 ore, ma questa è un'altra storia...). Pedala che ti pedala, sono passata anche dal Campovolo: ragazzi, you have no idea. Hanno messo su un carrozzone immenso! C'è un mega palco con tanto di finte vetrate colorate (roba che i palchi dei concerti di Madonna, al confronto, sembrano quelli delle band del liscio alla Festa dell'unità di Imbersago), centinaia di bagni chimici a perdita d'occhio, postazioni bar, prefabbricati per i tecnici audio, per il pronto soccorso e per la sicurezza, e, dulcis in fundo, un impianto audio che ciao proprio....
Per vedere meglio i lavori ho fatto una cosa che volevo fare da anni... ho parcheggiato la bici, mi sono avvicinata alle transenne e mi sono piazzata tra due pensionati, assumendo la posizione standard: mani dietro la schiena, bacino in avanti, sguardo fisso e smorfia di disapprovazione. (Adoro. Ho capito che da grande voglio fare il pensionato. No, non la pensionata, perchè poi mi toccherebbe fare la pasta fatta in casa, organizzare la tombola in parrocchia e i corsi di acquagym: che sbatta. No no, io voglio proprio fare il pensionato, che guarda gli operai lavorare e si sposta da un cantiere all'altro con la graziella tutta scassata. Devo al più presto migliorare la mia dizione del dialetto..."Se fa minga inscì!")
Il fatto che ci fossero dei giovani pompieri a torso nudo che controllavano gli impianti non ha minimamente influenzato la mia decisione di fermarmi... no no...

Insomma, una roba mega-galattica, senza contare tutti i lavori "extra" che sono stati fatti, come riasfaltare le strade, creare dal nulla rotatorie e aiuole, piantare nuovi alberi... Tutte cose utili e belle per la città, per carità, ma bisogna aspettare il Papa per fare 'sti lavori??? Adesso per sistemare le voragini che ci sono per le strade dobbiamo aspettare una visita di Obama? O una delegazione degli alieni?  A me queste cose fanno salire un nervoso... Perchè se i cittadini chiedono delle migliorie si impiegano mesi per avviare le pratiche, e se invece c'è un evento come questo si smuovono mari e monti in poche settimane?? Che poi, se le strade sono disastrate il Papa manco se ne accorge, le sospensioni della mia macchina invece sì... (In tutto ciò, comunque, vorrei dire che a fine giugno arriva a Milano il Dalai Lama, e non se lo sta filando nessuno... Non solo, ma l'hanno spedito a Lampugnano al palazzetto: andò alla conferenza del 28 giugno, poi vi saprò dire com'è la situazione..)

Sono stati spesi fiumi di inchiostro per parlare dei costi di questo evento, per cui evito di soffermarmici anche io... Faccio solo notare due cose: la prima è che alle spese non corrisponderanno dei guadagni, visto che i negozi della zona dovranno rimanere chiusi, le pompe di benzina sono state svuotate da una settimana, non si terranno i mercati cittadini, eccetera eccetera.(Gli unici a guadagnarci, a quanto pare, saranno i vigili urbani di Milano, a cui daranno circa 600 euro per il solo week end di lavoro straordinario...Ai vigili di Sesto, Bresso e company invece no: poi uno non si deve incazzare...) La seconda è che le misure di sicurezza dovrebbero essere valutate con più criterio: le mie solite fonti attendibili mi hanno detto che sono stati sigillati migliaia di tombini e chiusini. E se piove? Qualcuno ha pensato al fatto che magari potrebbe esserci qualche problema? Magari Ratzy ce la fa, ma io ancora non sono capace di camminare sulle acque!

Insomma, con tutto 'sto casino spero solo che non ci siano problemi per le persone che parteciperanno all'evento... che almeno loro ne siano soddisfatti!
Io ho partecipato spesso a grandi eventi, concerti, partite, raduni scout  nazionali o altro... Sicuramente i cittadini dei luoghi che ci hanno ospitato si saranno lamentati per gli stessi identici motivi.  Il Family Day si può condividere o meno, così come si può essere cattolici o no, però pensiamo per un attimo a quando siamo noi dall'altra parte. Vi faccio un esempio, nel 2006 sono andata al concerto al Campovolo di Ligabue, è stato un evento immenso e Reggio Emilia è rimasta bloccata per un paio di giorni: io mi sono divertita un sacco, ma magari gli abitanti no...magari erano pure fan di Vasco, per dire... ;)
Oppure, quando ci sono le partite in casa del 6 Nazioni c'è mezza Roma nel caos... e non tutti seguono il rugby... O ancora, provate a chiedere a un newyorkese obeso e sport-repellente cosa succede nei giorni prima della maratona... Insomma, a volte le rotture di palle le subiamo (tipo in questi giorni), a volte, invece , la rottura di palle, inconsapevolmente, siamo noi!
E' una ruota che gira, armiamoci di calma zen e portiamo pazienza... dopotutto sono solo 3 giorni!

In tutto ciò ieri la mia mente turbata ha elaborato un'idea utopica: sarebbe figo sfruttare tutte le strutture già montate per organizzare un mega concertone, far pagare una cifra simbolica d'ingresso (7-8 euro) e inviare i soldi in Emilia. Il costo sarebbe più o meno zero, visto che l'impianto c'è già (e i tecnici sono già stati pagati), ci sono molti gruppi che suonerebbero aggggratis e i bressesi sono già nevrastenici, per cui non penso che un altro giorno di rompimento di palle gli cambierebbe la vita.
Sarebbe un bel "regalo" da parte di chi ha organizzato tutto ciò... non dico pagato, perchè fondamentalmente sono i nostri soldi delle tasse!
Insomma, io la butto lì... magari tra i lettori assidui della Zabetta c'è qualche sindaco o cardinale...

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Vi rimando a un articolo carino di 02 blog.it..10 cose da non fare a milano in questi giorni
detto ciò... a presto amici della bici!  

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