mercoledì 11 aprile 2012

Lamentosa...

Fa freddo, piove e il mio umore ne risente.
Oggi sono particolarmente insofferente, sappiatelo.
Parte della colpa è, NATURALMENTE, della solita prof desaparecida, che mi dovrebbe firmare la domanda di laurea e invece non si degna nemmeno di rispondere alle mail... Tra le tante cose che non sopporto ci sono: 1) il dover dipendere dagli altri; 2) le persone disorganizzate e mentalmente incasinate. Chiedendo la tesi a 'sta donna ho fatto una combo mortale!
Cooomunque... Oggi approfitto della scusa del nervosismo, confido nella vostra comprensione e mi lamento di un po' di cose: dopotutto questo blog si chiama La ZaBetta mica per niente!
Ordunque... Con vostra grande sorpresa, parlerò di un argomento prettamente femminile: lo shopping! Ebbene sì, dopo aver parlato di rally, rugby e rutto libero vi tedierò con le mie femminee velleità. L'altro giorno mi sono fatta un giro per negozi alla ricerca di un abito per il matrimonio di un amico, e ne ho approfittato anche per dare un'occhiata ai vestiti "da tutti i giorni", visto che, guardando il mio straboccante armadio, sono giunta alla desolante conclusione di "non avere niente da mettermi"... (Si, lo so, nonostante il mio apprendistato da maschio mancato ci sono cascata anche io... Dopotutto, biologicamente,sono pur sempre in balia degli estrogeni...)
Insomma, negozio dopo negozio mi sono resa conto che quest'anno, tra le verie mode, ci sono i colori fluorescenti e il pizzo. Ok, bene, a piccole dosi mi piacciono...MA: secondo voi i creativi di Zara e compagnia cantante hanno mai pensato al fatto che le ragazze "normali" (ossia non Katy Perry o Rihanna) magari non hanno intenzione di indossare tutta la scala cromatica dei post-it da ufficio??

Ero accerchiata da giacche gialle catarifrangenti, pantaloni verde acido, vestiti fuxia... Ancora non mi spiego come sia riuscita ad uscire dal negozio senza farmi venire un attacco epilettico... Ma una via di mezzo, no???
Seconda tappa: Bershka. E' il regno dell'ormone adolescenziale, lo so, ma ogni tanto qualcosa di carino lo trovo...Dopo aver superato a spallate orde di quindicenni in libera uscita (ma andate a sbavare da Abercrombie,maledette rompicoglioni!!!) e aver soffocato l'istinto omicida che mi prende tutte le volte che incrocio uno dei simpaticisssssssssssimi commessi (ma li selezionano in base all'acidità? al posto del curriculum gli fanno portare un campione di urine per verificarne il Ph??), mi sono riuscta ad avvicinare ai vestiti... Ora, va bene il pizzo, ma cari stilisti, potete contemplare l'idea che magari non tutte desiderano mostrare la propria biancheria intima al mondo? Tutte, TUTTE le maglie avevano la schiena completamente trasparente... E allora come si fa? Il reggiseno in bella vista, secondo me, è volgare, i reggiseni con le spalline in plastica trasparente erano orridi gia degli anni '90, figuriamoci ora, e di non indossare il reggiseno non se ne parla proprio...(non per altro, ma i sopracitati estrogeni, nel mio caso, hanno scioperato proprio quando si trattava di farmi venire delle forme minimamente femminili all'altezza del petto...va' che giro di parole per non dire che sono senza tette!!!!)

Insomma, dopo aver visionato calze leopardate, t-shirt con la consistenza della carta igienica, abiti da battona moldava e vestitini che stanno su solo grazie alla buona volontà sono tornata a casa a mani vuote... Però mi sono fatta delle gran risate guardando la fauna umana che come me era in giro per negozi: la categoria che preferisco sono le coppie, in cui solitamente Lei sfarfalla da un appendiabiti all'altro, guarda estasiata una serie di maglioni, studia al millimetro circa 20 paia di scarpe una dopo l'altra, mentre Lui si trascina ciondolando da un capo all'altro del negozio, sfracassandosi visibilmente le palle, lanciando sguardi compassionevoli agli altri poveri maschi della specie che, contro la propria volontà, si sono trovati nella medesima situazione. Il momento migliore, però, è l'esatto istante in cui Lui vede arrivare Lei con una montagna di vestiti, scarpe e accessori in mano, e si rende conto che vuole andare a provarli: TUTTI!
La reazione, in genere, è più o meno questa:
Il TERRORE!

Bene, dopo aver sparso un po' di acidità e lamentele, posso tornare alla mia stramaledettissima tesi... Alla prossima!!!!