sabato 15 settembre 2012

Ritorni e partenze

Dopo un'estate da zingara in giro per l'Italia, tra festeggiamenti di laurea e compleanno, nuovi amici, sole, mare, cibo (tanto cibo!), montagne, gite cultural-motociclistiche e pensieri sul futuro, sono tornata alla base, ormai tre settimane or sono.
Piccolo momento autocelebrativo: sono stata in viaggio un mese portandomi solo un bagaglio a mano. Oh yeah... Stavolta però ho lasciato a casa Ugo (il mio fidatissimo zaino) e ho preferito usare un trolley, perchè "ormai sei laureata, sei grande, devi smetterla di comportarti come un maschiaccio" e bla bla bla...insomma, a 'sto giro Madre non me l'avrebbe perdonata! 
Comunque sia, la mia permanenza a casa sarà piuttosto ridotta, dato che tra qualche giorno partirò alla volta di Treviso, per frequentare il master in Strategie di business per lo sport a cui puntavo da tempo. Ebbene sì, mi hanno presa. E mo' sono cavoli loro, mi verrebbe da aggiungere...
Cretinate a parte, sono veramente felice di intraprendere questa nuova avventura; entusiasmo? Tanto.
Paura? Un po'.
Confesso di aver avuto qualche piccolo momento di ansia, e di aver avvertito un po' di senso di inadeguatezza... 
Come me la caverò a vivere lontana da casa per così tanto tempo? 
Avrò difficoltà coi corsi, avendo avuto una formazione umanistica?
Come saranno i compagni di corso? Saranno tutti dei mega-atleti e/o dei giovani manager rampanti e io farò la figura del Calimero della situazione?
Ma soprattutto: come farò a stare senza i miei amicici e i miei fratelli? E Madre e Baffino? 
Poi però mi sono data della cretina (ve l'ho mai detto che sospetto di essere bipolare??), ho cestinato tutti i possibili pensieri negativi e ho pensato solo che dovrò trarre il massimo da quest'esperienza, a livello di formazione ma anche, e soprattutto, a livello umano.
Sulla carta parto svantaggiata per una serie di motivi che non sto ad elencare ma, detto francamente, chi se ne frega: non è una gara, io vado lì per me stessa, per imparare cose nuove e per conoscere persone stimolanti, punto e stop. 
Me lo riprometto da sempre, ma ora è veramente giunto il momento di farlo: spengo la sezione del mio cervello incaricata di farmi venire le paranoie e mi butto nella mischia. 
Quel che sarà sarà.
Se voglio crescere devo uscire dalla mia "comfort zone", giusto?

Betta

ps. Blogger dice che La Zabetta è stato visitato più di 4000 volte... O è impazzito, o nel mondo ci sono molte più persone a conoscenza delle mie turbe mentali di quanto pensassi...