Sono giorni abbastanza frenetici, per cui per i resoconti dettagliati dovrete pazientare un po'... per ora vi lascio i ringraziamenti, che ho incluso nella tesi circa un mesetto fa...ci siete più o meno tutti!
Taaaaaaaaanto amore per tutti!!!
ps. la prima parte dedicata ai prof è alquanto politically correct...come sapete la mia relatrice mi ha fatto penare un po'...ho ancora dubbi circa il fatto che abbia realmente letto la mia tesi! -.-
il mio correlatore invece era adorabile, peccato averlo conosciuto solo le ultime settimane!!!
Ringraziamenti
Con questa tesi si conclude ufficialmente il mio percorso
universitario: mi sembra dunque doveroso ringraziare tutti coloro che mi sono
stati vicini in questi anni, e in particolar modo in questi ultimi mesi.
Grazie anzitutto alla Prof. Canella, che mi ha seguita nella
redazione di questo mio lavoro fornendomi sempre idee interessanti, e al prof.
Del Corno, che ha gentilmente accettato di essere il mio correlatore.
Grazie al personale delle Civiche Raccolte Storiche del Museo
del Risorgimento di Milano, della Civica Raccolta delle Stampe Achille
Bertarelli e dell’Archivio Pirelli: ringrazio in particolar modo Gregorio
Taccola e Manuela Zampolli, per la gentilezza con cui mi hanno aiutata nella
mia ricerca e per l’interesse che hanno dimostrato nei confronti del mio
lavoro.
Grazie ai miei genitori; a te mamma, per i tuoi consigli “zen”
e il tuo sostegno, per aver gioito con me dei miei successi e avermi consolata
dopo le piccole sconfitte: la prima telefonata dopo gli esami era sempre per te.
Grazie per esserci sempre stata, nonostante tutti gli impegni, i pensieri, i
problemi. Grazie a te papà, per l’aiuto pratico con le fotografie (meno male
che c’eri tu!), per le coccole nei momenti di sconforto, per le sciate e i
viaggi in moto nei giorni di relax; quando mi dicono che sono una “zingara”
sempre in viaggio, io dico di aver preso da te, e lo dico con tutto l’orgoglio
del mondo.
Grazie ai miei fratelli, Stefano e Luca: Lord Malvagio e
Pottino, senza di voi la mia vita sarebbe infinitamente più noiosa! E’
impossibile rendere conto di quanto siate importanti per me, per cui mi limito
a dirvi che non vi cambierei con nessuno, mai!
Grazie alla mia
numerosa e splendida famiglia: a zio Lello, per la sua saggezza e la sua
ironia, e a zia Pia; a zia Franca, Emanuele, Luca, Daniele, Stefania e
rispettive famiglie, per il supporto a distanza che, credetemi, si è sentito! Grazie
a zio Michele, che da lassù, sono sicura, starà facendo un brindisi in mio
onore.
Grazie a zio Armando, zia Annalisa, Alessandro e Davide, per
le chiacchiere e l’allegria di sempre.
Grazie a Riccardo, per avermi insegnato a non prendermi troppo
sul serio: tra alti e bassi, contro tutto e tutti, dopo più di tre anni siamo
ancora “noi”; grazie ad Alfonso, Anna, Martina e Diana, la mia famiglia
aquilana, per avermi accolta con affetto sin dal primo momento.
Grazie a Silvia, compagna inseparabile di questi cinque anni
di “Unimi”: da quella prima fatidica lezione del primo giorno del primo anno
non ci siamo più separate. Grazie per tutti i caffè, le chiacchiere, le
giornate di studio matto e disperatissimo, ma soprattutto grazie per essere
cresciuta insieme a me, Ami!
Grazie alla amiche storiche, Cate, Manu, Ila e Dia: stiamo
diventando grandi, ognuna ha preso la propria strada, ma nonostante ciò so che
potrò sempre contare su di voi, come ho fatto finora. Vi voglio bene!
Grazie a Gloria, soprattutto per l’ultimo anno di rock’n’roll,
viaggi, caffè in chiostro, sfoghi, lacrime e risate: abbiamo provato a stare
lontane, ma il destino, evidentemente, ci vuole insieme… E chi siamo noi per
contraddirlo?!
Grazie alle mie zie adottive del Centro Essere, Mariuccia,
Livia e Antonia, che in questi anni di studio mi hanno coccolata, ascoltata,
sostenuta: siete state le mie “fan” numero uno!
Grazie agli amici, ma proprio a tutti: nominarvi uno ad uno è
impossibile, perdonatemi! Grazie al gruppo “Ten da Sam”, perché siete degli
adorabili cialtroni, e io non posso fare a meno di volervi un gran bene!
Grazie agli scout e ai quasi-scout, perché siete gli unici che
mi fanno tornare il buonumore anche nei momenti peggiori, e sarete sempre una
parte imprescindibile della mia vita: mi fermo qui, altrimenti rischio di
dedicare un’altra tesi di 200 pagine solo a voi!
Grazie agli amici di qualità, che vedo poco ma di cui non
potrei fare più a meno: Chiara, Domy, Giulia, Andre, Cambo, Mimmo.
Grazie al rugby, che mi salvata dai miei fantasmi dandomi una
passione da coltivare e mi ha fatto conoscere delle persone splendide: in
primis la mia Erika, fantastica compagna d’avventura, lontana geograficamente
ma sempre nel cuore; poi tutte le altre chicas locas, dislocate in ogni parte
d’Italia, che sono state una presenza costante durante i miei anni universitari;
infine Matteo, il mio fratellone mancato.
Grazie ai docenti e ai professori che durante la carriera
scolastica mi hanno realmente insegnato qualcosa, e non mi riferisco a semplici
nozioni imparate a memoria; grazie a chi mi ha incoraggiata a inseguire i miei
sogni, e grazie anche a chi ha tentato di ostacolarmi in vario modo, perché mi
ha resa più determinata.
Dulcis in fundo, grazie ai miei nonni, Vincenzo e Luigia,
persone semplici e coraggiose, che attraverso la loro storia mi hanno insegnato
il valore del lavoro e della costanza; grazie alla mia nonna Antonietta, il mio
carro armato con gli occhi blu, per essere l’esempio vivente del fatto che dopo
ogni difficoltà, grande o piccola che sia, ci si deve sempre rialzare, senza
mai arrendersi. L’ultimo grazie va a nonno Orfeo, che oggi sarebbe orgoglioso
di me; grazie per avermi fatto capire, a modo tuo, l’importanza dello studio e
della cultura, ripetendo sempre quel proverbio che suonava come una
filastrocca, “chi studia tanto impara poco, chi studia poco impara niente”: da
bambina non gli davo molto peso, ora, invece, penso proprio di aver capito.
Complimenti vivissimi!!
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