martedì 6 marzo 2012

Code, attese, numerini...


 La vostra ZaBetta preferita oggi ha passato la mattinata in giro per commissioni (adoro la parola "commissioni", ha quel gusto un po' retrò che fa tanto sciura Luisa...).
Biblioteca, posta, ATM point, biglietteria della stazione... Non mi sono fatta mancare niente!
In ognuno di questi luoghi mi sono dovuta pazientemente mettere in coda: allo sportello della biblioteca, per esempio, avevo davanti solo una persona, all'atm point invece ho dovuto prendere il mio bel numerino, e aspettare che il tabellone elettronico segnasse il fatidico numero 117.
In posta avevo davanti circa sei persone, non molte, ma, chevvelodicoaffà, è il posto in cui ho soggiornato più a lungo. Non so per quale strana legge cosmica, ma la persona che ha il numerino prima del tuo è sempre una simpatica vecchina che deve pagare 47 bollettini, chiudere 4 conti, inviare 8000 euro in Nepal... tempo stimato per compiere tutte queste operazioni: 6 ore e mezzo. Dopo le 8 ore arrivano i volontari della Protezione Civile a distribuire the caldo e coperte alle persone in attesa.
Secondo un'altra legge universale, è più o meno sicuro che a qualcuno durante l'attesa suoni il cellulare, e che la suoneria sia la hit del momento: fino ad ottobre circa c'era Danza kuduro, fissa, adesso è Ai seu te pego o come diavolo si chiama. Oggi, alla posta di via Festa del perdono, nel giro di 10 minuti abbiamo fatto la combo: Ai seu te pego de li mortacci tua e una canzone di Eros Ramazzotti di circa un decennio fa... Per l'amor del cielo, o scegli delle belle canzoni o ti tieni il drin drin... (Io per la cronaca ho l'intro di Sweet Child O'Mine...ho provato a cambiarla un paio di volte ma niente, o lei o nessuna! E cara grazia che l'intro è lunga...Siete fortunati, la segreteria telefonica parte prima che inizi il cantato: altrimenti ad ogni telefonata mi esibirei nei miei acuti scaccia-cani tentando di emulare Axl Rose... Come si fa a resistere a OOOOoooooooooOOOOOooooOOOO sweet child OOOoooO' miiiiiiineeeee....?! Non si può, non si può!)
Insomma, 'na mattina di code.
Ma posso dirvi un segreto?
A me in un certo senso le code piacciono.
Cioè, se potessi quasi quasi ne farei un lavoro. La tieni-posto. Faccio la fila al posto  vostro e vi chiamo al cellulare quando tocca a voi.
Non sarebbe malaccio, no?
A parte gli scherzi, davvero secondo me le attese andrebbero rivalutate. E' come se ci regalassero il lusso di perdere del tempo, in questo mondo in cui siamo tutti indaffarati, di corsa, presi da mille impegni.
Abbiamo la possibilità di fermarci un attimo e pensare. 10, 20 minuti spesi per noi e per i nostri pensieri, in un piccolo limbo. Oppure, quando in realtà vorremmo un po' spegnere il cervello, ci prendiamo qualche minuto per ascoltare la musica nell'mp3, o leggere il libro che abbiamo in borsa da giorni ma che non siamo ancora riusciti ad aprire, mentre il bip bip del tabellone elettronico scandisce la successione dei numeri.
Bip... bip..
117, tocca a me!
Pausa finita.
Peccato...

venerdì 2 marzo 2012

Piagnisteo del venerdì

Sono viva.
Un po' lobotomizzata e insofferente, ma sono viva.
La mia relatrice è di nuovo svanita nel nulla. Pufff! Le ho consegnato un capitolo di tesi il 25 gennaio, giorno in cui, cara grazia, mi aveva dato appuntamento: già il fatto che quando mi ha vista in aula mi abbia chiesto "ma mi deve anche parlare?" mi ha lasciata un po' interdetta...Volevo risponderle "No, guardi, le lancio il plico di fogli da lontano e poi scappo buttandomi dalla finestra..."
Dopo aver messo a tacere la mia parte di cervello cretina e cinica, le ho detto che sì, volevo parlarle per chiderle indicazioni.
Bon, le ho esposto i miei dubbi, mi ha risposto in maniera esaustiva, le ho consegnato il capitolo.  Ha detto, testualmente: " Bene,lo leggo e mi faccio viva io!". Ecco, appunto, arrivederci e tante care cose, già sapevo che non l'avrei sentita per mooolto tempo... ma non pensavo così tanto!
Le ho concesso le due settimane canoniche per la lettura, al termine delle quali, non avendo alcun segno di vita, ho iniziato con lo stalking, con e-mail educate ma vagamente minatorie: se le leggeste al contrario verrebbero fuori dei messaggi satanici, credo...
Purtroppo sono una persona educata... Altrimenti avrei potuto scriverle: "Bella de casa, quanto ci metti a leggere 40 pagine, quanto?? Che poi sono pure infarcite di immagini e sono scritte con l'interlinea 1,5, per cui non sono nemmeno 40 pagine vere! Dai cavolo, le leggi in un attimo... Mentre aspetti la metro, mentre sei in coda alla posta, persino durante una seduta sul water... Per l'amor di Odino, dimmi qualcosa!!! Va bene, va male, è stupendo, fa veramente cagare... Parlami, comunica, esprimiti!!!"
Ormai è passato più di un mese...Il prossimo passo è scoprire dove abita e appostarmi davanti con fare minaccioso. Devo urgentemente trovarmi anche un impermeabile, un borsalino, la custodia di un violino e degli amici che facciano brutto, per essere più incisiva....
(Dovrei cambiare nome al blog, dato che ultimamente non faccio altro che scrivere della prof...che ne dite di "l'iter lamentoso di una tesista sfigata"? -.-)
Sono insofferente, perdonatemi...E non posso nemmeno sfogarmi in palestra perchè ho un ginocchio in sciopero...
Che vita agra...!
;)