lunedì 28 settembre 2015

Insonnie, pensieri notturni... e rucola.

E ci risiamo.
Domenica, giornata pigra: un sonno boia per tutto il giorno, occhio che tende a chiudersi già alle 21... E poi, quando è effettivamente ora di dormire... niente.
Sveglia come un grillo. 
Un ciclone di pensieri mi gira nella testa, un minestrone di riflessioni e preoccupazioni, pensieri sul futuro, sul passato, sul presente. Tentativi di analisi e autoanalisi, cercando di rimettere insieme il puzzle delle cose che ho visto e sentito, trovando un senso a tutti quei dettagli che non posso fare a meno di notare.

Comincio a pensare ad un accadimento preciso, piccolo, stupido, insignificante, e mi ritrovo a ragionare di massimi sistemi.
Senza l'ausilio di droghe, giuro.

E niente, stanotte mi sono ritrovata a pensare alla rucola.
Si, la rucola. L'insalata, il vegetale, chiamatela come volete.

Ha un sapore quasi amaro, non nutre, non sazia, non da' soddisfazione. Eppure... è dappertutto. Sulla pizza, nelle insalate, sul carpaccio, a volte la mettono persino nella pasta. Presa da sola non piace a nessuno, ma viene accoppiata a qualsiasi cosa.

Ma perché?
Ma se domani, come per magia, sparisse dalla faccia della Terra, qualcuno ne sentirebbe la mancanza? 

Una volta ho chiesto ad un pizzaiolo il motivo di questa invasione di rucola sul menù: volevo capire. Mi è stato risposto che "Vabbè, non fa mica male a nessuno... e poi fa colore".
Poi ho ordinato una "Gamberetti e rucola"... ma senza rucola, perché io del colore me ne faccio poco: voglio magna' e voglio magna' quello che mi piace davvero.

Ecco, ci sono delle persone, nella vita di ciascuno, che sono proprio come la rucola: non se ne capisce il senso. 
Non fanno male ma non sono nemmeno gradevoli in senso stretto, non hanno una loro collocazione precisa, non hanno neanche una propria esistenza autonoma, apparentemente. Eppure sono lì. "Fanno colore".

Se ci sono o non ci sono, a livello pratico, ci cambia poco o nulla. 
Fanno colore, ok, ma non apportano niente di nuovo.

Non si può dire che siano proprio cattivi, ma in alcuni frangenti possono risultare davvero fastidiosi, soprattutto quando ti si insinuano nei pensieri, subdolamente, e non riesci più a cacciarli via... Proprio come quando la rucola ti si infila in mezzo ai denti e devi stare a ravanare delle buone mezz'ore per toglierla da lì, facendo facce ridicole e sentendoti un deficiente.

Forse, a ben vedere, il senso di queste "persone-rucola" è quello di farti apprezzare di più gli altri sapori...
O, per meglio dire, farti apprezzare chi davvero ha qualcosa da dare e da dire, chi ha un senso di essere nelle nostre vite, chi merita il nostro tempo e le nostre energie.

Mah.

Vabbè, si è fatta una certa... Vado a togliermi un po' di rucola dai pensieri, chissà che magari poi mi venga sonno...

Buonanotte...