mercoledì 19 ottobre 2011

Nel limbo...

Odio questa sensazione.
Sul serio, la detesto.
E' il tipico stato d'animo che mi prende quando finisco una cosa ma non posso iniziarne un'altra. Sono lì che aspetto, appunto, in un limbo, in una specie di tempo sospeso...
E la cosa peggiore è che nella maggior parte dei casi il mio "non poter iniziare qualcos'altro" non dipende da me... In questo momento per esempio dipende dalla prof che mi segue per la tesi, che dopo mesi di stalking telematico (da parte mia, obviously) si è finalmente degnata di darmi un appuntamento per concordare uno straccio di argomento "definitivo". Ma fino ad allora, che faccio?? Per la disperazione mi sono messa a cercare materiale per conto mio: scommettiamo che non c'entrerà nulla con le idee della prof? -.-"
Oggi inoltre è una di quelle tipiche giornate di grigiore lombardo che fanno venire una voglia di vivere che non vi dico... che presomalismo, gente!
Il problema di fondo, in realtà, è che quando non ho "nulla" da fare, io... penso!
E ciò è male, molto male!
Comincio a farmi domande sul futuro, su cosa farò dopo l'università, sulla società che giorno dopo giorno sembra sempre più malata... Mi chiedo se troverò il mio posto del mondo, se anche io sarò costretta a saltare da un contratto all'altro ogni sei mesi, se riuscirò a diventare economicamente indipendente prima della menopausa...
Mi chiedo che fine farà il mio amato/odiato paese, se sarò "costretta" ad andarmene all'estero, se le cose prima o poi cambieranno davvero o se continueremo a vivere nell'ignavia, ciascuno pensando solo al proprio piccolo orticello...
Penso a quanto sia assurdo un mondo basato sul profitto a tutti i costi, che fa perdere di vista quello che poi è il punto centrale: l'essere umano.

Che grandi pensieri per una testa piccola come la mia, eh?

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