Come FORSE avrete capito dai miei ultimi post, sta ufficialmente per finire la mia vita da studentessa universitaria... e quale migliore motivo ci potrebbe mai essere per lamentarmi di tutto ciò che non mi è mai andato giù della vita "da ateneo"???
Oggi tocca a i ragazzi che sono partiti per l'Erasmus da 2 ore e 20 minuti netti e già aggiornano gli status di Facebook in inglese, francese, tedesco o qualsiasi sia la lingua del paese di destinazione.
Allora, amico studente, a parte il fatto che probabilmente sei ancora in areoporto davanti al nastro trasportatore dei bagagli, quindi è alquanto improbabile che tu abbia già degli amichetti Erasmus con cui comunicare...
Ma poi: quando sei salito sull'aereo parlavi a malapena l'italiano, com'è possibile che ora tu riesca ad esprimerti, improvvisamente, in una lingua straniera?
I casi sono due: o Ryanair offre il "servizio Matrix", ossia ti infilano uno spinotto nel collo e in 4 secondi ti trasmettono la conoscenza completa di una lingua, periodi ipotetici di quarto tipo compresi... oppure... ah coso, l'abbiamo capito tutti che stai usando Google Translate!! Cortesemente, piantala di fare lo splendido finchè non avrai realmente imparato qualche frase utile...e per la cronaca, "Due mojito e un gin lemon" non vale!
(Prima che possiate fare commenti di qualsiasi tipo, rispondo preventivamente alle ipotetiche domande: sono una brutta persona? Si. Ne sono consapevole? Si. La mia è tutta invidia perchè non ho fatto l'Erasmus? Forse.)
Cooomunque... il Karma si prende gioco di me: mi sono lamentata per 5 anni della mancanza di una panetteria vicino all'università, e settimana scorsa ne hanno aperta una (che tra l'altro si chiama Pan-up e ha una pin-up come logo...io già adoro....). Ho inveito contro la mafia dei baristi (perchè, come forse già sapete, nel mio ateneo popolato da milioni di studenti c'era solo UNA macchinetta del caffè, brutta, schifosa e quasi sempre fuori servizio, che invogliava appunto a prendere il caffè al bar, pagandolo 90 centesimi) ed ora non solo hanno sostituito il residuato bellico produttore di simil-caffè con una macchina bella e nuova che fa anche il ginseng, ma ho pure scoperto l'esistenza di una seconda macchinetta, vicino a degli uffici della facoltà di giurisprudenza...
Son cose che urtano...
lunedì 28 maggio 2012
giovedì 24 maggio 2012
Armadi, magliette e riflessioni
Sono viva!!!!!
Eccomi, ho qualche milione di neuroni in meno ma tendenzialmente ci sono.
Ho finito la tesi! Ho partorito un bel malloppone di 266 pagine, che pesa come un bull dog di taglia media e all'occorrenza può essere utilizzato come arma impropria... Circa un centinaio di pagine sono di sole immagini, per cui confido nel fatto che la commissione, lobotomizzata dopo decine di lauree nella canicola di luglio, si limiti a guardare le figure...(in realtà il mio capitolo dedicato alle pin-up è una scusa per inserire a casaccio delle donnine nude, in modo da distrarre i professori... tutto calcolato...)
Ho ritirato la tesi stampata venerdì, per poi accorgermi, ovviamente, che è piena di errori... Ma per i motivi di cui sopra confido nel fatto che non se ne accorgerà nessuno.
Insomma, sono momentaneamente in una fase di cazzeggio, in attesa che mi dicano la data della laurea: in Statale funziona così, bisogna consegnare la tesi mesi prima, mentre la data ufficiale viene comunicata all'ultimo minuto! "Oh, guarda che ti laurei domani!" "Ah, beh, buono a sapersi, aspè che faccio due telefonate..." -.-"
In questi giorni fondamentalmente sto facendo due cose: in primis mi ammazzo di seghe mentali sul futuro, il lavoro, i master e la mia vita in generale; in secondo luogo, per tentare di non farmi uccidere dalle mie stesse paranoie, mi metto a fare le cose che avevo rimandato fino ad ora. Mi sto organizzando le vacanze (che come al solito saranno itineranti-zingaresche-deliranti), ho messo un po' di ordine nell'armadio (si accettano scommesse su quanto tempo ci metterà a tornare il porcile caotico di sempre...), sto sistemando le librerie...
Tutte queste oprazioni mi hanno portato a conclusioni esistenziali di fondamentale importanza per l'umanità... in ordine sparso:
- ho più pigiami che vestiti... il che non ha minimamente senso...
- non ho niente da mettermi (of course, vedi post precedente)
- ho speso miliardi per libri universitari totalmente inutili, che oltretutto non riuscirò a rivendere.
- potrei fare l'agente di viaggio, visto che ormai ho una certa dimestichezza con le prenotazioni di aerei, treni, traghetti, pullman, appartamenti...con i viaggi in mongolfiera ed elicottero ancora non sono molto pratica, ma ci sto lavorando...
- partendo da Milano, è più facile arrivare in Kazakistan che a Lipari.
Cooomunque...nei prossimi giorni studierò altre fantastiche cose da fare per tenermi impegnata e pensare il meno possibile... Non ce la farò mai a spegnermi il crevello, ma almeno provo ad impostare la modalità "basso consumo"...
(la scelta di questa foto è totalmente casuale... pffffff, ma chi ci crede!!!!)
Eccomi, ho qualche milione di neuroni in meno ma tendenzialmente ci sono.
Ho finito la tesi! Ho partorito un bel malloppone di 266 pagine, che pesa come un bull dog di taglia media e all'occorrenza può essere utilizzato come arma impropria... Circa un centinaio di pagine sono di sole immagini, per cui confido nel fatto che la commissione, lobotomizzata dopo decine di lauree nella canicola di luglio, si limiti a guardare le figure...(in realtà il mio capitolo dedicato alle pin-up è una scusa per inserire a casaccio delle donnine nude, in modo da distrarre i professori... tutto calcolato...)
Ho ritirato la tesi stampata venerdì, per poi accorgermi, ovviamente, che è piena di errori... Ma per i motivi di cui sopra confido nel fatto che non se ne accorgerà nessuno.
Insomma, sono momentaneamente in una fase di cazzeggio, in attesa che mi dicano la data della laurea: in Statale funziona così, bisogna consegnare la tesi mesi prima, mentre la data ufficiale viene comunicata all'ultimo minuto! "Oh, guarda che ti laurei domani!" "Ah, beh, buono a sapersi, aspè che faccio due telefonate..." -.-"
In questi giorni fondamentalmente sto facendo due cose: in primis mi ammazzo di seghe mentali sul futuro, il lavoro, i master e la mia vita in generale; in secondo luogo, per tentare di non farmi uccidere dalle mie stesse paranoie, mi metto a fare le cose che avevo rimandato fino ad ora. Mi sto organizzando le vacanze (che come al solito saranno itineranti-zingaresche-deliranti), ho messo un po' di ordine nell'armadio (si accettano scommesse su quanto tempo ci metterà a tornare il porcile caotico di sempre...), sto sistemando le librerie...
Tutte queste oprazioni mi hanno portato a conclusioni esistenziali di fondamentale importanza per l'umanità... in ordine sparso:
- ho più pigiami che vestiti... il che non ha minimamente senso...
- non ho niente da mettermi (of course, vedi post precedente)
- ho speso miliardi per libri universitari totalmente inutili, che oltretutto non riuscirò a rivendere.
- potrei fare l'agente di viaggio, visto che ormai ho una certa dimestichezza con le prenotazioni di aerei, treni, traghetti, pullman, appartamenti...con i viaggi in mongolfiera ed elicottero ancora non sono molto pratica, ma ci sto lavorando...
- partendo da Milano, è più facile arrivare in Kazakistan che a Lipari.
Cooomunque...nei prossimi giorni studierò altre fantastiche cose da fare per tenermi impegnata e pensare il meno possibile... Non ce la farò mai a spegnermi il crevello, ma almeno provo ad impostare la modalità "basso consumo"...
(la scelta di questa foto è totalmente casuale... pffffff, ma chi ci crede!!!!)
mercoledì 11 aprile 2012
Lamentosa...
Fa freddo, piove e il mio umore ne risente.
Oggi sono particolarmente insofferente, sappiatelo.
Parte della colpa è, NATURALMENTE, della solita prof desaparecida, che mi dovrebbe firmare la domanda di laurea e invece non si degna nemmeno di rispondere alle mail... Tra le tante cose che non sopporto ci sono: 1) il dover dipendere dagli altri; 2) le persone disorganizzate e mentalmente incasinate. Chiedendo la tesi a 'sta donna ho fatto una combo mortale!
Cooomunque... Oggi approfitto della scusa del nervosismo, confido nella vostra comprensione e mi lamento di un po' di cose: dopotutto questo blog si chiama La ZaBetta mica per niente!
Ordunque... Con vostra grande sorpresa, parlerò di un argomento prettamente femminile: lo shopping! Ebbene sì, dopo aver parlato di rally, rugby e rutto libero vi tedierò con le mie femminee velleità. L'altro giorno mi sono fatta un giro per negozi alla ricerca di un abito per il matrimonio di un amico, e ne ho approfittato anche per dare un'occhiata ai vestiti "da tutti i giorni", visto che, guardando il mio straboccante armadio, sono giunta alla desolante conclusione di "non avere niente da mettermi"... (Si, lo so, nonostante il mio apprendistato da maschio mancato ci sono cascata anche io... Dopotutto, biologicamente,sono pur sempre in balia degli estrogeni...)
Insomma, negozio dopo negozio mi sono resa conto che quest'anno, tra le verie mode, ci sono i colori fluorescenti e il pizzo. Ok, bene, a piccole dosi mi piacciono...MA: secondo voi i creativi di Zara e compagnia cantante hanno mai pensato al fatto che le ragazze "normali" (ossia non Katy Perry o Rihanna) magari non hanno intenzione di indossare tutta la scala cromatica dei post-it da ufficio??
Ero accerchiata da giacche gialle catarifrangenti, pantaloni verde acido, vestiti fuxia... Ancora non mi spiego come sia riuscita ad uscire dal negozio senza farmi venire un attacco epilettico... Ma una via di mezzo, no???
Seconda tappa: Bershka. E' il regno dell'ormone adolescenziale, lo so, ma ogni tanto qualcosa di carino lo trovo...Dopo aver superato a spallate orde di quindicenni in libera uscita (ma andate a sbavare da Abercrombie,maledette rompicoglioni!!!) e aver soffocato l'istinto omicida che mi prende tutte le volte che incrocio uno dei simpaticisssssssssssimi commessi (ma li selezionano in base all'acidità? al posto del curriculum gli fanno portare un campione di urine per verificarne il Ph??), mi sono riuscta ad avvicinare ai vestiti... Ora, va bene il pizzo, ma cari stilisti, potete contemplare l'idea che magari non tutte desiderano mostrare la propria biancheria intima al mondo? Tutte, TUTTE le maglie avevano la schiena completamente trasparente... E allora come si fa? Il reggiseno in bella vista, secondo me, è volgare, i reggiseni con le spalline in plastica trasparente erano orridi gia degli anni '90, figuriamoci ora, e di non indossare il reggiseno non se ne parla proprio...(non per altro, ma i sopracitati estrogeni, nel mio caso, hanno scioperato proprio quando si trattava di farmi venire delle forme minimamente femminili all'altezza del petto...va' che giro di parole per non dire che sono senza tette!!!!)
Insomma, dopo aver visionato calze leopardate, t-shirt con la consistenza della carta igienica, abiti da battona moldava e vestitini che stanno su solo grazie alla buona volontà sono tornata a casa a mani vuote... Però mi sono fatta delle gran risate guardando la fauna umana che come me era in giro per negozi: la categoria che preferisco sono le coppie, in cui solitamente Lei sfarfalla da un appendiabiti all'altro, guarda estasiata una serie di maglioni, studia al millimetro circa 20 paia di scarpe una dopo l'altra, mentre Lui si trascina ciondolando da un capo all'altro del negozio, sfracassandosi visibilmente le palle, lanciando sguardi compassionevoli agli altri poveri maschi della specie che, contro la propria volontà, si sono trovati nella medesima situazione. Il momento migliore, però, è l'esatto istante in cui Lui vede arrivare Lei con una montagna di vestiti, scarpe e accessori in mano, e si rende conto che vuole andare a provarli: TUTTI!
La reazione, in genere, è più o meno questa:
Oggi sono particolarmente insofferente, sappiatelo.
Parte della colpa è, NATURALMENTE, della solita prof desaparecida, che mi dovrebbe firmare la domanda di laurea e invece non si degna nemmeno di rispondere alle mail... Tra le tante cose che non sopporto ci sono: 1) il dover dipendere dagli altri; 2) le persone disorganizzate e mentalmente incasinate. Chiedendo la tesi a 'sta donna ho fatto una combo mortale!
Cooomunque... Oggi approfitto della scusa del nervosismo, confido nella vostra comprensione e mi lamento di un po' di cose: dopotutto questo blog si chiama La ZaBetta mica per niente!
Ordunque... Con vostra grande sorpresa, parlerò di un argomento prettamente femminile: lo shopping! Ebbene sì, dopo aver parlato di rally, rugby e rutto libero vi tedierò con le mie femminee velleità. L'altro giorno mi sono fatta un giro per negozi alla ricerca di un abito per il matrimonio di un amico, e ne ho approfittato anche per dare un'occhiata ai vestiti "da tutti i giorni", visto che, guardando il mio straboccante armadio, sono giunta alla desolante conclusione di "non avere niente da mettermi"... (Si, lo so, nonostante il mio apprendistato da maschio mancato ci sono cascata anche io... Dopotutto, biologicamente,sono pur sempre in balia degli estrogeni...)
Insomma, negozio dopo negozio mi sono resa conto che quest'anno, tra le verie mode, ci sono i colori fluorescenti e il pizzo. Ok, bene, a piccole dosi mi piacciono...MA: secondo voi i creativi di Zara e compagnia cantante hanno mai pensato al fatto che le ragazze "normali" (ossia non Katy Perry o Rihanna) magari non hanno intenzione di indossare tutta la scala cromatica dei post-it da ufficio??
Ero accerchiata da giacche gialle catarifrangenti, pantaloni verde acido, vestiti fuxia... Ancora non mi spiego come sia riuscita ad uscire dal negozio senza farmi venire un attacco epilettico... Ma una via di mezzo, no???
Seconda tappa: Bershka. E' il regno dell'ormone adolescenziale, lo so, ma ogni tanto qualcosa di carino lo trovo...Dopo aver superato a spallate orde di quindicenni in libera uscita (ma andate a sbavare da Abercrombie,maledette rompicoglioni!!!) e aver soffocato l'istinto omicida che mi prende tutte le volte che incrocio uno dei simpaticisssssssssssimi commessi (ma li selezionano in base all'acidità? al posto del curriculum gli fanno portare un campione di urine per verificarne il Ph??), mi sono riuscta ad avvicinare ai vestiti... Ora, va bene il pizzo, ma cari stilisti, potete contemplare l'idea che magari non tutte desiderano mostrare la propria biancheria intima al mondo? Tutte, TUTTE le maglie avevano la schiena completamente trasparente... E allora come si fa? Il reggiseno in bella vista, secondo me, è volgare, i reggiseni con le spalline in plastica trasparente erano orridi gia degli anni '90, figuriamoci ora, e di non indossare il reggiseno non se ne parla proprio...(non per altro, ma i sopracitati estrogeni, nel mio caso, hanno scioperato proprio quando si trattava di farmi venire delle forme minimamente femminili all'altezza del petto...va' che giro di parole per non dire che sono senza tette!!!!)
Insomma, dopo aver visionato calze leopardate, t-shirt con la consistenza della carta igienica, abiti da battona moldava e vestitini che stanno su solo grazie alla buona volontà sono tornata a casa a mani vuote... Però mi sono fatta delle gran risate guardando la fauna umana che come me era in giro per negozi: la categoria che preferisco sono le coppie, in cui solitamente Lei sfarfalla da un appendiabiti all'altro, guarda estasiata una serie di maglioni, studia al millimetro circa 20 paia di scarpe una dopo l'altra, mentre Lui si trascina ciondolando da un capo all'altro del negozio, sfracassandosi visibilmente le palle, lanciando sguardi compassionevoli agli altri poveri maschi della specie che, contro la propria volontà, si sono trovati nella medesima situazione. Il momento migliore, però, è l'esatto istante in cui Lui vede arrivare Lei con una montagna di vestiti, scarpe e accessori in mano, e si rende conto che vuole andare a provarli: TUTTI!
La reazione, in genere, è più o meno questa:
Il TERRORE!
Bene, dopo aver sparso un po' di acidità e lamentele, posso tornare alla mia stramaledettissima tesi... Alla prossima!!!!
martedì 6 marzo 2012
Code, attese, numerini...
La vostra ZaBetta preferita oggi ha passato la mattinata in giro per commissioni (adoro la parola "commissioni", ha quel gusto un po' retrò che fa tanto sciura Luisa...).
Biblioteca, posta, ATM point, biglietteria della stazione... Non mi sono fatta mancare niente!
In ognuno di questi luoghi mi sono dovuta pazientemente mettere in coda: allo sportello della biblioteca, per esempio, avevo davanti solo una persona, all'atm point invece ho dovuto prendere il mio bel numerino, e aspettare che il tabellone elettronico segnasse il fatidico numero 117.
In posta avevo davanti circa sei persone, non molte, ma, chevvelodicoaffà, è il posto in cui ho soggiornato più a lungo. Non so per quale strana legge cosmica, ma la persona che ha il numerino prima del tuo è sempre una simpatica vecchina che deve pagare 47 bollettini, chiudere 4 conti, inviare 8000 euro in Nepal... tempo stimato per compiere tutte queste operazioni: 6 ore e mezzo. Dopo le 8 ore arrivano i volontari della Protezione Civile a distribuire the caldo e coperte alle persone in attesa.
Secondo un'altra legge universale, è più o meno sicuro che a qualcuno durante l'attesa suoni il cellulare, e che la suoneria sia la hit del momento: fino ad ottobre circa c'era Danza kuduro, fissa, adesso è Ai seu te pego o come diavolo si chiama. Oggi, alla posta di via Festa del perdono, nel giro di 10 minuti abbiamo fatto la combo: Ai seu te pego de li mortacci tua e una canzone di Eros Ramazzotti di circa un decennio fa... Per l'amor del cielo, o scegli delle belle canzoni o ti tieni il drin drin... (Io per la cronaca ho l'intro di Sweet Child O'Mine...ho provato a cambiarla un paio di volte ma niente, o lei o nessuna! E cara grazia che l'intro è lunga...Siete fortunati, la segreteria telefonica parte prima che inizi il cantato: altrimenti ad ogni telefonata mi esibirei nei miei acuti scaccia-cani tentando di emulare Axl Rose... Come si fa a resistere a OOOOoooooooooOOOOOooooOOOO sweet child OOOoooO' miiiiiiineeeee....?! Non si può, non si può!)
Insomma, 'na mattina di code.
Ma posso dirvi un segreto?
A me in un certo senso le code piacciono.
Cioè, se potessi quasi quasi ne farei un lavoro. La tieni-posto. Faccio la fila al posto vostro e vi chiamo al cellulare quando tocca a voi.
Non sarebbe malaccio, no?
A parte gli scherzi, davvero secondo me le attese andrebbero rivalutate. E' come se ci regalassero il lusso di perdere del tempo, in questo mondo in cui siamo tutti indaffarati, di corsa, presi da mille impegni.
Abbiamo la possibilità di fermarci un attimo e pensare. 10, 20 minuti spesi per noi e per i nostri pensieri, in un piccolo limbo. Oppure, quando in realtà vorremmo un po' spegnere il cervello, ci prendiamo qualche minuto per ascoltare la musica nell'mp3, o leggere il libro che abbiamo in borsa da giorni ma che non siamo ancora riusciti ad aprire, mentre il bip bip del tabellone elettronico scandisce la successione dei numeri.
Bip... bip..
117, tocca a me!
Pausa finita.
Peccato...
venerdì 2 marzo 2012
Piagnisteo del venerdì
Sono viva.
Un po' lobotomizzata e insofferente, ma sono viva.
La mia relatrice è di nuovo svanita nel nulla. Pufff! Le ho consegnato un capitolo di tesi il 25 gennaio, giorno in cui, cara grazia, mi aveva dato appuntamento: già il fatto che quando mi ha vista in aula mi abbia chiesto "ma mi deve anche parlare?" mi ha lasciata un po' interdetta...Volevo risponderle "No, guardi, le lancio il plico di fogli da lontano e poi scappo buttandomi dalla finestra..."
Dopo aver messo a tacere la mia parte di cervello cretina e cinica, le ho detto che sì, volevo parlarle per chiderle indicazioni.
Bon, le ho esposto i miei dubbi, mi ha risposto in maniera esaustiva, le ho consegnato il capitolo. Ha detto, testualmente: " Bene,lo leggo e mi faccio viva io!". Ecco, appunto, arrivederci e tante care cose, già sapevo che non l'avrei sentita per mooolto tempo... ma non pensavo così tanto!
Le ho concesso le due settimane canoniche per la lettura, al termine delle quali, non avendo alcun segno di vita, ho iniziato con lo stalking, con e-mail educate ma vagamente minatorie: se le leggeste al contrario verrebbero fuori dei messaggi satanici, credo...
Purtroppo sono una persona educata... Altrimenti avrei potuto scriverle: "Bella de casa, quanto ci metti a leggere 40 pagine, quanto?? Che poi sono pure infarcite di immagini e sono scritte con l'interlinea 1,5, per cui non sono nemmeno 40 pagine vere! Dai cavolo, le leggi in un attimo... Mentre aspetti la metro, mentre sei in coda alla posta, persino durante una seduta sul water... Per l'amor di Odino, dimmi qualcosa!!! Va bene, va male, è stupendo, fa veramente cagare... Parlami, comunica, esprimiti!!!"
Ormai è passato più di un mese...Il prossimo passo è scoprire dove abita e appostarmi davanti con fare minaccioso. Devo urgentemente trovarmi anche un impermeabile, un borsalino, la custodia di un violino e degli amici che facciano brutto, per essere più incisiva....
(Dovrei cambiare nome al blog, dato che ultimamente non faccio altro che scrivere della prof...che ne dite di "l'iter lamentoso di una tesista sfigata"? -.-)
Sono insofferente, perdonatemi...E non posso nemmeno sfogarmi in palestra perchè ho un ginocchio in sciopero...
Che vita agra...!
;)
Un po' lobotomizzata e insofferente, ma sono viva.
La mia relatrice è di nuovo svanita nel nulla. Pufff! Le ho consegnato un capitolo di tesi il 25 gennaio, giorno in cui, cara grazia, mi aveva dato appuntamento: già il fatto che quando mi ha vista in aula mi abbia chiesto "ma mi deve anche parlare?" mi ha lasciata un po' interdetta...Volevo risponderle "No, guardi, le lancio il plico di fogli da lontano e poi scappo buttandomi dalla finestra..."
Dopo aver messo a tacere la mia parte di cervello cretina e cinica, le ho detto che sì, volevo parlarle per chiderle indicazioni.
Bon, le ho esposto i miei dubbi, mi ha risposto in maniera esaustiva, le ho consegnato il capitolo. Ha detto, testualmente: " Bene,lo leggo e mi faccio viva io!". Ecco, appunto, arrivederci e tante care cose, già sapevo che non l'avrei sentita per mooolto tempo... ma non pensavo così tanto!
Le ho concesso le due settimane canoniche per la lettura, al termine delle quali, non avendo alcun segno di vita, ho iniziato con lo stalking, con e-mail educate ma vagamente minatorie: se le leggeste al contrario verrebbero fuori dei messaggi satanici, credo...
Purtroppo sono una persona educata... Altrimenti avrei potuto scriverle: "Bella de casa, quanto ci metti a leggere 40 pagine, quanto?? Che poi sono pure infarcite di immagini e sono scritte con l'interlinea 1,5, per cui non sono nemmeno 40 pagine vere! Dai cavolo, le leggi in un attimo... Mentre aspetti la metro, mentre sei in coda alla posta, persino durante una seduta sul water... Per l'amor di Odino, dimmi qualcosa!!! Va bene, va male, è stupendo, fa veramente cagare... Parlami, comunica, esprimiti!!!"
Ormai è passato più di un mese...Il prossimo passo è scoprire dove abita e appostarmi davanti con fare minaccioso. Devo urgentemente trovarmi anche un impermeabile, un borsalino, la custodia di un violino e degli amici che facciano brutto, per essere più incisiva....
(Dovrei cambiare nome al blog, dato che ultimamente non faccio altro che scrivere della prof...che ne dite di "l'iter lamentoso di una tesista sfigata"? -.-)
Sono insofferente, perdonatemi...E non posso nemmeno sfogarmi in palestra perchè ho un ginocchio in sciopero...
Che vita agra...!
;)
giovedì 2 febbraio 2012
Neve neve neve...
Buongiorno buongiorno!!!
Come state?
Qui a Milano Beach è passata la paranoia per i terremoti ed è iniziata quella per la neve.
Ettepareva. Se non seminiamo il panico almeno una volta al mese non siamo contenti... anche se cadono 10 centimetri di neve!
Sembra una scemenza, ma il terrorismo psicologico della tv sta mietendo più di una vittima: in questi giorni il circolo in cui lavoro era semi deserto, tutti barricati in casa. Ora, capisco e condivido se devi venire apposta da Carugate, ma se abiti nel raggio di 200 metri qualche domanda me la faccio.
"Eh ma c'è la neve, preferisco non venire..." ha detto una signora. Peccato che la suddetta signora abiti letteralmente al piano di sopra!
Bah... Ma spegnere la tv, ogni tanto, e "accendere" il buon senso, no???
Come la gente che si mette in macchina senza gomme termiche né catene e si incazza se poi ha problemi a percorrere le stradine della Brianza.
O come gli sboroni che si comprano le jeep da 50.000 euro e vanno a 10 all'ora perchè ignorano l'esistenza del tastino che gli consentirebbe di mettere le 4 ruote motrici. Bello de casa, il motivo per cui, IN TEORIA, si comprano le jeep NON E' parcheggiare sui marciapiedi in Porta Romana...
Altra cosa: nei vari Tg dedicano circa 20 minuti alle informazioni meteo. Messaggio: fa freddo.
Ma va???
A febbraio fa freddo nell'emisfero boreale?? Ma non mi dire...
Ah no, c'è dell'altro: nevica.
Siamo sottozero e nevica.
Fantascienza proprio...
Come state?
Qui a Milano Beach è passata la paranoia per i terremoti ed è iniziata quella per la neve.
Ettepareva. Se non seminiamo il panico almeno una volta al mese non siamo contenti... anche se cadono 10 centimetri di neve!
Sembra una scemenza, ma il terrorismo psicologico della tv sta mietendo più di una vittima: in questi giorni il circolo in cui lavoro era semi deserto, tutti barricati in casa. Ora, capisco e condivido se devi venire apposta da Carugate, ma se abiti nel raggio di 200 metri qualche domanda me la faccio.
"Eh ma c'è la neve, preferisco non venire..." ha detto una signora. Peccato che la suddetta signora abiti letteralmente al piano di sopra!
Bah... Ma spegnere la tv, ogni tanto, e "accendere" il buon senso, no???
Come la gente che si mette in macchina senza gomme termiche né catene e si incazza se poi ha problemi a percorrere le stradine della Brianza.
O come gli sboroni che si comprano le jeep da 50.000 euro e vanno a 10 all'ora perchè ignorano l'esistenza del tastino che gli consentirebbe di mettere le 4 ruote motrici. Bello de casa, il motivo per cui, IN TEORIA, si comprano le jeep NON E' parcheggiare sui marciapiedi in Porta Romana...
Altra cosa: nei vari Tg dedicano circa 20 minuti alle informazioni meteo. Messaggio: fa freddo.
Ma va???
A febbraio fa freddo nell'emisfero boreale?? Ma non mi dire...
Ah no, c'è dell'altro: nevica.
Siamo sottozero e nevica.
Fantascienza proprio...
venerdì 27 gennaio 2012
Mo.S.U.R. e terremoti...
Attimi di vita domestica...
Mio papà, parlando di una ipotetica evacuazione per il terremoto, ha consigliato di non mettersi scarpe con "tacchi del 12"...
Adesso capite perchè mi batto così tanto per la salvaguardia dell'uomo rude?? Cioè, sono cresciuta con un uomo che parla di scarpe come se fossero brugole...e nella mia testa E' ESATTAMENTE COSì CHE DOVREBBE ESSERE!
(Sorvoliamo sul fatto che io sarei un caso clinico esemplare del complesso di Elettra... Freud mi avrebbe voluto gran bene...)
Coooomunque... Appello ai gionalisti: per favore, evitate di parlare per ore ed ore delle scosse di terremoto a Milano, anche perchè qui non è successo proprio nulla... Al terzo servizio consecutivo del Tg in cui la sciura di turno, intervistata in corso Buenos Aires, dice di aver avuto paura...beh, si sfiora decisamente il ridicolo!
Un conto è fare informazione, un conto invece è cercare il dramma dove non c'è.
Se l'epicentro è stato a Parma, parlate di Parma!
Un suggerimento: sarebbe interessante, PER ESEMPIO, una spiegazione di ciò che sta succedendo a livello geologico in Emilia: come dicevo qualche post fa, impariamo a chiederci il perchè delle cose, in modo da poterne poi parlare con nozione di causa.
E senza drammi.
Mio papà, parlando di una ipotetica evacuazione per il terremoto, ha consigliato di non mettersi scarpe con "tacchi del 12"...
Adesso capite perchè mi batto così tanto per la salvaguardia dell'uomo rude?? Cioè, sono cresciuta con un uomo che parla di scarpe come se fossero brugole...e nella mia testa E' ESATTAMENTE COSì CHE DOVREBBE ESSERE!
(Sorvoliamo sul fatto che io sarei un caso clinico esemplare del complesso di Elettra... Freud mi avrebbe voluto gran bene...)
Coooomunque... Appello ai gionalisti: per favore, evitate di parlare per ore ed ore delle scosse di terremoto a Milano, anche perchè qui non è successo proprio nulla... Al terzo servizio consecutivo del Tg in cui la sciura di turno, intervistata in corso Buenos Aires, dice di aver avuto paura...beh, si sfiora decisamente il ridicolo!
Un conto è fare informazione, un conto invece è cercare il dramma dove non c'è.
Se l'epicentro è stato a Parma, parlate di Parma!
Un suggerimento: sarebbe interessante, PER ESEMPIO, una spiegazione di ciò che sta succedendo a livello geologico in Emilia: come dicevo qualche post fa, impariamo a chiederci il perchè delle cose, in modo da poterne poi parlare con nozione di causa.
E senza drammi.
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