giovedì 26 maggio 2011

Happiness is a way of life...

E chissenefrega se l'esame si avvicina e le cose da sapere sembrano moltiplicarsi giorno per giorno...
E chissenefrega se domani non posso andare al concerto per motivi "sentimentali"...
E chissenefrega se in casa Bonetti è iniziata la dieta dura...
E chissene anche di questo caldo immondo arrivato all'improvviso...
Oggi sono di buon umore. Perchè? boh!
Sarà stato il giro di ieri al parco, con la mia fida bicicletta (la vecchia Betsy!!) e il mio papino, o forse l'aver fatto due chiacchiere con un'amica importante che mi capisce particolarmente bene...
Forse è merito delle "amiche ritrovate", che sono una delle cose più belle che mi siano capitate nell'ultimo anno, o magari è solo perchè finalmente, dopo mesi e mesi, ho potuto rimettere i miei adorati bermuda...
Probabilmente è merito del periodo di feste pre-estive che mi attende: festa del rugby(= birra!), festa di agraria (= birra!) e le varie feste dell'unità, che non si chiamano più così ma io le adddddoro lo stesso! (salamelle, musica, ballo liscio coi supergiovani e ovviamente...ancora birra!).
Sarà che ho in testa da stamattina la canzone degli Elio "Ballo-ballottaggio da capogiro..." che mi fa morir dal ridere...
Oppure è il pensiero che l'Andalusia si avvicina...
Non so, so solo che oggi il mondo mi sorride!
...Vedete di non farmi girare le balle in serata! ^__^

martedì 17 maggio 2011

Scrittura, mon amour!

Io DEVO scrivere.
Non ce la faccio, è più forte di me.
Ho la testa della scrittrice: quando faccio un ragionamento, mi ritrovo subito a pensare a come renderlo al meglio per iscritto. Penso agli aggettivi più adatti, alle virgole, alla sintassi... Mi chiedo se un termine sia migliore di un altro, se sia il caso di fare un solo periodo lungo o tanti periodi brevi...Mi ci arrovello anche per ore.
E poi, quando riesco, scrivo. Qui al pc o su un foglio, non importa. E starei le ore a leggere e rileggere, cambiare frasi, spostarle, nel tentativo di rendere il mio pensiero più chiaro possibile.
Si, ho proprio la testa da scrittrice. Devo comunicare.
Ah, non vi ingannate: non ho detto della "brava scrittrice". Sto parlando solo dell'attitudine: se poi i risultati sono mediocri...beh, quello è un altro discorso!
Io mi sfogo così. E mi chiarisco le idee.
E' un'inclinazione che devo assecondare, se no...sto male!
Ecco perchè ho aperto un blog; me l'hanno chiesto, e io rispondo così. Scrivendo, of course!

sabato 14 maggio 2011

Ecco perchè, secondo me, Abercrombie è... 'na sòla!!!!

Il negozio Abercrombie di corso Matteotti chiude. L'hanno semi-ufficializzato da qualche giorno: dicono che, nonostante il successo di vendite, non riescono comunque a rimanere in pari con le spese.
Dramma! Tragedia! Sciagura! Conosco ragazzi/e che si strappano i capelli da giorni, che hanno smesso di mangiare e dormire, che sono caduti in depressione dopo aver ricevuto la tremenda notizia.
Qual è stata la mia reazione? Sinceramente? Un grandioso, immenso, liberatorio "ESTICAZZI!!!"!
(Per dovere di cronaca, ribadisco per la millesima volta che quanto sto per scrivere è solo ed unicamente un mio pensiero, condivisibile o meno. Se la pensate diversamente, e avete delle argomentazioni a sostegno della vostra tesi, massimo rispetto e amici come prima!)
Dicevo... La cosa non mi tange minimamente: non ho mai comprato nulla da Abercrombie, sono entrata nel negozio una volta sola, più che altro per capire perchè ne parlassero tutti con tanto entusiasmo e, beh, è stata un'esperienza a dir poco TRAUMATICA!!!!!
Marzo, una mattina infrasettimanale; è appena finita la sessione d'esame e sono in San Babila a cazzeggiare col mio Attila, che indossa una camicia a quadri boscaiolo-style: lo guardo, rido e gli dico che sembra un commesso di Abercrombie. "Abecosa???" risponde lui, che non abita a Milano ed è giustamente ignaro della follia fashionista e modaiola che ci contraddistingue. Gli spiego che è un marchio americano di abbigliamento per cui sembra che siano tutti impazziti, e mi viene la malsana idea di partire alla ricerca del negozio, per soddisfare in un colpo solo la sua "ignoranza" e la mia curiosità scimmiesca (eccheccavolo, se ne parlano tutti un motivo ci sarà...)
Il negozio l'abbiamo trovato subito, l'abbiamo riconosciuto dalla coda. Esattamente, dalla CODA PER ENTRARE! E già qui ero propensa ad andarmene...Poi però ho visto che saremmo entrati quasi subito e ho deciso di rimanere; la tizia dietro di me, intanto, raccontava tutta tronfia alla sua amica "Sai, sabato scorso ho fatto 2 ore di fila per entrare..." DECEREBRATA!!! MA VANTATENE PURE!
Una volta entrati nell'ingresso....un caldo che non vi dico!!! Fuori 8 gradi, dentro 40! Dopo 2 secondi ho iniziato a liquefarmi dentro il cappotto... Dopo 3 secondi ho capito il perchè di quel clima tropicale. Ho intravisto i famosi "commessi" con le loro divise: lui in jeans, infradito e camicia a quadri quasi completamente sbottonata, lei con gonnellina, canotta e infradito; cioè, fatemi capire: io sto evaporando dal caldo per permettere a questi qui di andare in giro sgambettando mezzi nudi??? (nota: la leggenda vuole che i sopracitati commessi siano dei modelli...sarà, ma non mi sembra di aver visto tutto 'sto ben di Dio...bah..)
Già le balle mi roteavano vorticosamente...ma sprezzante del pericolo, e forte degli insegnamenti dello yoga, decido di andare avanti, e Attila mi segue. Faccio qualche passo, supero l'ingresso-anticamera-sauna e mi trovo definitivamente dentro 'sto benedetto negozio: buio. No, non buio nel senso che non mi ricordo cos'è successo dopo: proprio buio-buio, mancanza di luce! Il negozio di 4 piani, ricavato da un palazzo storico dell'epoca fascista, è nella totale penombra (credono che "faccia figo"?) e come se non bastasse c'è la musica perennemente a palla.
In un attimo di smarrimento ho la tentazione di ordinare un Mojito, poi riprendo coscienza di dove sono, proseguo a tastoni fino a trovare la scala e salgo finalmente al primo piano: e qui, L'APOTEOSI!!!! Ci viene incontro un commesso-modello-sarcazzo-cosa-sei e ci fa: "Hey guys! What's up?"
ORA: a parte il fatto che siamo a Milano e non a Long Island, si vede lontanto un anno luce che sei americano quanto io sono svedese, e se proprio sei "esotico" sei al massimo di Cologno Monzese....MA PERCHè CAZZO PARLI IN INGLESE??? o meglio, perchè diavolo ti fanno parlare in inglese??? Perchè???
Superiamo codesto individuo con un'occhiata di sufficienza (te lo giuro, non ce l'ho con te ma con i "geni del marketing" che ti impongono 'ste buffonate!!!), e proviamo a dare un'occhiata ai vestiti. Penso: "se la gente entra in questo girone dantesco volontariamente, vuol dire che comunque i vestiti sono una figata stratosferica e valgono la pena..." E anche qui, bah...mi avvicino ad un top carino, lo tiro su: a parte il fatto che con 'sta luce da catacomba non riesco a capire se sia arancione o rosa, comunque mi sembra grazioso, di cotone, semplice...guardo il prezzo e lo rilancio sul tavolo manco si fosse trasformato in un cobra reale: 75 euro. Un cosino di cotone che da H&M pagherei, esagerando, 15 euro. Via!!! Mi volto per cercare la mia dolce metà (che con la camicia che ha addosso somiglia pericolosamente ai commessi-sarcazzo, devo tenerlo d'occhio prima che si avvicini qualche diciassettenne con l'ormonella!) e vedo che ripone una felpa sull'apposito ripiano (devo dire con molta più nonchalance di me, sarà merito del sangue freddo da atleta..) e mi fa un eloquente gesto di cui non riporto la traduzione in lingua articolata per non offendere il "signor" Abercrombie e il "signor" Fitch...
Mentre scoppio a ridere per il quadretto surreale, una celenterata munita di spray mi spruzza praticamente in faccia quel profumo nauseabondo che impesta tutto il negozio: basta, è troppo! Mi trattengo dal darle un pestone su un piede (tu sei una modella di 40 kg in infradito e io una ragazza normale con gli stivali: vuoi giocare stronzetta?!), prendo per mano Attila e fuggiamo letteralmente dal negozio. All'uscita, solito stuolo di commessi che biscicano qualcosa in inglese: non colgo il messaggio ma la mia risposta sarebbe comunque la stessa...GOODBYE!!!!

sabato 30 aprile 2011

royal weddings, ovvero un altro principe azzurro che se ne va....



E ammettiamolo: tutte noi ventenni-o-giù-di-lì siamo state un po' innamorate di William, almeno un po'... Un pochino... Si, ovvio, prima che diventasse Nestor Sensini, quando aveva ancora tutti i capelli....
Io, lo ammetto, ho visto il matrimonio in replica, complice un simpatico mal di pancia che mi ha fatto passare la serata a letto.
Che dire? è stato bello. Davvero.
Al di là delle polemiche, delle esagerazioni, dello sfracassamento mediatico di palle che subiamo da mesi, è stato come il finale di un bel film. E direi che un bell'evento, in questo 2011 iniziato con tragedie, schifezze politiche e catastrofi naturali, ci voleva proprio.
Per un parere più autorevole, vi rimando al commento di Natalia Aspesi su Repubblica.it, che mi è piaciuto molto:
http://http//www.repubblica.it/esteri/2011/04/30/news/windsor_aspesi-15554150/?ref=HRER3-1
Per quanto mi riguarda, viva l'ammmmmore!!! Che sia un matrimonio reale o quello della panettiera sotto casa, quando si vedono due persone innamorate è sempre un piacere. Vogliamo parlare di lui che le dice "I love you, you're beautiful" davanti all'altare??? Ma chi di noi ragazze non vorrebbe sentirsi dire una cosa del genere? Io potrei fare gesti inconsulti pur di sentirmelo dire dal mio "Attila", anche senza abito bianco, 2000 invitati, abbazia e compagnia cantante... A proposito, che voce sexy ha il nostro William, non pensavo.. Diciamo che recupera alcuni punti che aveva perso a causa della chierica che si allarga giorno dopo giorno sulla sua testa...
E lei? Beh, lei è indiscutibilmente gnocca. Nessuna critica. Mi è piaciuto pure il vestito, pensate voi...(Beh, a dirla tutta non ci voleva molto a scegliere un vestito migliore di quello di Diana meringa-style...) Vedremo in futuro come reggerà i ritmi da principessa... Io sinceramente morirei dopo due giorni di inchini, regole, "fai così, fai colà"...Naaaaa, non fa proprio per me! In radio ho anche sentito che a corte non si mangiano frutti di mare perchè temono gli avvelenamenti: io, conoscendomi, potrei tranquillamente rinunciare al trono per un'impepata di cozze!
Ma in tutto questo trambusto mediatico, la domanda che renderà insonni le mie notti è: ma come diavolo si sono vestite le figlie di Sarah Ferguson??? (Come ho già detto, so chi sono perchè l'ha detto Antonio Caprarica, mica fuffa!) Allora, ragazze mie, parliamone: sembrate due otarie spiaggiate, a corte tollerano vostra madre come l'orticaria (e quindi siete già in posizione precaria) e state "solo" per andare in mondovisione: ma chidere consiglio ad una persona con un minimo di senso estetico no???? Per chi si fosse perso le due tizie in questione, ecco la foto:
http://http//d.repubblica.it/argomenti/2011/04/29/foto/ferguson-312402/3/
Poi ditemi se non ho ragione....
Dulcis in fundo, mi è piaciuto pure Harry. Tiè. Sorridente, un po' sbragato in certi momenti...Oddio, a me in realtà è sempre piaciuto...mmmmm...è single, credo...(Capraricaaaaaaaa!!! mi dia qualche delucidazione in proposito please!!!) Ha anche i posti riservati per le partite a Twickenham...mmmmm... e ri-mmmmmmm....
Vabbè, se decido di rinunciare a mangiare cozze per entrare a corte vi faccio sapere
!!!

giovedì 14 aprile 2011

Statale presents: INTERNI!

(ablaze, sentimento (s)travolgente, Ingo Maurer per Enel)
(Twirl, Zaha Hadid)




(Plasteroid, Jacopo Foggini)




Oh, finalmente, anche quest'anno è giunto il Salone del Mobile!


Ora, io sono ben poco affezionata agli exploit modaioli e supertrendy della mia città (penso che si sia capito, vedi post sulla settimana della moda....), MA c'è un evento che mi piace tanto assai, ed è proprio il sopracitato Salone del Mobile.




Milano si riempie di eventi, feste, colori... anche di gente un po'... "eccentrica", diciamo così, ma ammettiamolo: i designer sono più simpatici degli stilisti e della loro combriccola! (Tra l'altro, credo di aver capito che la loro "fighitudine" sia direttamente proporzionale alla dimensione dei loro occhiali da vista...credo...)




Inoltre, e questo è il motivo che mi fa amare tanto questa settimana dell'anno, c'è INTERNI!!! Si tratta di uno dei tanti "pezzi" che compongono il Fuorisalone, ossia la parte del Salone del Mobile che "colonizza" alcuni luoghi di Milano beach trasformandoli in spazi espositivi. (Lo sto spiegando con parole mie e sono le 20.30 di una luuunga giornata, per cui se ho detto qualche vaccata perdonatemi!)




Questa Interni, dicevo, è una manifestazione che, per 2 settimane, trasforma i cortili della mia università (la gloriosissima atque reverendissima Università degli Studi di Milano, "la Statale" per gli amici), in un grande museo a cielo aperto, in cui è possibile vedere installazioni di tutti i tipi, che coniugano l'arte e l'arredamento super moderni, in un contesto architettonico già di per sé bellissimo (i chiostri dell'università sono stati progettati nel 1400). Vi consiglio di venire a vederla se vi capita, anche solo per il contrasto suggestivo tra le opere contemporanee e i cortili del Filarete!




Ma al di la del valore propriamente artistico della faccenda...io AMO tutto ciò per i motivi essenziali che mi accingo ad elencare:





  • le sdraio: già, perchè oltre alle grandi installazioni riguardanti i giardini verticali, i pannelli fotovoltaici, nuovi tipi di lampade, eccetera, ci sono anche sparse per i cortili delle sdraio di design, fatte con nuovi materiali o con forme un po' particolari, su cui ci si può tranquillamente sedere. Se considerate che io di solito faccio la pausa pranzo seduta sul bordo di un marciapiede, converrete con me che mangiare il mio panino al sole, su una straio gigante e super comoda, insieme ad altre 5 simpatiche fanciulle...beh, non ha prezzo!

  • il caffè gratis! Dio benedica lo stand della Nespresso, che mi concede di bere un caffè (o meglio, svariati caffè...) fatto in grazia di Dio, e non al sapore di vernice come quello della macchinetta...(Piccolo inciso: in Statale ogni giorno "vivono" migliaia e migliaia di studenti, molti dei quali in stato conclamato di caffeinomania da studio; indovinate quante macchinette del caffè abbiamo? una. UNA! La metà delle volte non va, e il caffè fa pure schifo, se vogliamo dirla tutta... Non so a voi, ma a me 'sta cosa puzza un po' di "mafia" dei bar che sono nei dintorni, che il caffè lo fanno pagare ben 90 centesimi...)

  • i campioncini! Dove c'è movimento, da che mondo è mondo, ci sono i promoter! A volte ti rifilano robe inutili tipo le cartoline dell'Enel, ma a volte fanno cosa gradita regalando campioncini da borsetta di crema Nivea (adddddoro!), Red Bull (che io non bevo, ma "magari" a qualche milione di studenti può far piacere...), ecc... L'anno scorso davano le mele Marlene, che per due studentesse affamate come me e la mia socia sono una manna dal cielo!

  • dulcis in fundo...Uomini! Studenti di architettura o design, fotografi, manager delle ditte espositrici, giornalisti...e chi più ne ha più ne metta! si, perchè la Statale non brilla certo per il suo tasso di virilità, dato che siamo per la maggior parte donne, gay, casi umani o uomini affascinanti quanto una conferenza sull'alluce valgo... Come dico sempre, per sentire puzza di maschio bisogna aspettare che si rompa qualche tubo e arrivino gli idraulici... Quindi, grazie Fuorisalone, che permetti a noi povere donzelle di tirarci su il morale guardando qualche bel ragazzo! (OVVIAMENTE, almeno per me, guardare e non toccare...)

Piccola nota polemica: c'è qualcuno che ha il coraggio di lamentarsi di questa manifestazione, perchè crea "confusione", a suo dire, perchè l'università non andrebbe concessa a privati, e bla bla bla...


Ora, a parte il fatto che lo svolgimento delle lezioni non è stato minimamente intaccato e che noi studenti abbiamo continuato la nostra vita come se niente fosse, la Statale fa parte della storia di Milano, nella sua evoluzione da Ospedale della Ca' Grande a sede delle facoltà umanistiche: secondo me è giusto che si apra al pubblico, soprattutto in occasione di queste manifestazioni che, oltre a finalità pubblicitarie e commerciali, restano comunque ARTISTICHE. Ci lamentiamo spesso di avere un sistema vecchio, con insegnamenti superati, strumenti obsoleti...e per una volta che la modernità ci viene letteralmente incontro, in "casa nostra", abbiamo da ridire???


L'università, a maggior ragione per le facoltà umanistiche, dovrebbe essere un luogo di dibattito culturale e di sperimentazione artistica, oltre ad assolvere le proprie funzioni formative... Dovrebbe aiutarci ad aprire la mente, a non rimanere ancorati alle nostre piccole certezze gnoseologiche ma ad ampliare i nostri orizzonti: il mondo corre, e noi dovremmo imparare a stargli dietro!





giovedì 31 marzo 2011

berlusca one-man-show!!!


"Via gli immigrati da Lampedusa in 48 ore!" questo è più o meno lo slogan di questi giorni del nostro silvione nazionale...

Non so a voi, ma a me ricorda molto l'altra grande perla "Via l'immondizia da Napoli in 2 giorni!!!"


Ora, a parte il fatto che stiamo parlando di ESSERI UMANI in situazioni terribili, e che mi fa un po' schifo sentire colui che (teoricamente) dovrebbe rappresentarmi parlarne con tanta leggerezza...il punto è...


MA LA FINISCE DI SPARARE CAZZATE????


Ma la smette di aprire la bocca e dire cose a casaccio???


E soprattutto...Ma la gente la smette di credergli???


A Napoli sembrava fosse arrivato il padreterno, uno schiocco di dita e via la 'monnezza... e invece per quel che ne so il problema persiste...ancora oggi!


All'Aquila grandi proclami: "Non vi lasciamo soli, non ci scorderemo di voi" ecc ecc... E invece non mi sembra che la ricostruzione sia in cima alla lista delle priorità... Dopo 2 anni i lavori nel centro storico sono più o meno a zero, molte strade sono ancora chiuse e si vedono cumuli di macerie qua e là... Silvione ha fatto le sue casette (in tempi record, su questo nulla da dire), ha fatto le sue sparate, ha recitato il ruolo del vendicatore dei deboli e degli oppressi e poi ha mollato la patata bollente agli enti locali, i quali si sono trovati ad affrontare problemi enormi (troppo complessi da gestire senza una supervisione "dall'alto") e si sono di conseguenza "impallati"...


(Parentesi: schifo, schifo, schifo per la vicenda di Forum di questi giorni, in cui una finta aquilana diceva che era tutto ricostruito alla perfezione... Dovrebbero organizzare dei pullman da tutta italia e TRASCINARE di peso la gente a vedere coi propri occhi L'Aquila e dintorni...)


Ultima, ma solo in ordine cronologico, la sparata su Lampedusa: ha detto anche che vuole costruirci un casinò e renderla simile a Portofino. Il mio commento? bah... L'isola è veramente bella, ci sono dei paesaggi stupendi ed è un peccato che sia famosa solo per gli sbarchi: potenziarne il turismo è senz'altro un'ottima idea. Non capisco invece il senso del casinò...Perchè??? Così invece dei barconi carichi di maghrebini arriveranno barconi di giocatori d'azzardo? Vuole trasformarla in una specie di Montecarlo con tanto di statuto da paradiso fiscale?


Bah, e ripeto, bah...I suoi progetti sono ormai un mistero...ma stiamo allerta...da lui ormai mi aspetto di tutto!


martedì 22 marzo 2011

today's mood: BALZA!


lo stato d'animo di oggi è...BALZA!
No, non le balze della stoffa...
Balza, imperativo presente del verbo balzare.
Ormai è la mia parola d'ordine. E' un po' come dire "scialla", "chissenefrega"... E' anche bella da sentire..balza!
Si, mi sono veramente rotta di preoccuparmi di tutto e tutti, di avere i pensieri che vanno sempre a 2000 (secondo me quando mi hanno progettata si sono dimenticati di inserire il tasto "off-spegni-il-cervello"), delle mie manie da salvatrice dell'umanità, dei momenti "ommioddio non ce la farò mai, moriremo tutti!", ecc...
Sei andata in università apposta per seguire una lezione e quando arrivi scopri che il prof è assente e hai fatto il viaggio per niente? Balza! approfittane per un caffè e quattro chiacchiere con la tua amica...
Hai fatto una confidenza ad una persona e ora la sa mezzo mondo debitamente storpiata? Balza, tanto tra due giorni se la dimenticheranno tutti...
(piccolo inciso: sono una ragazza e anche a me piace spettegolare, ce l'ho nei cromosomi purtroppo...mea culpa... però mi permetto lo stesso di fare un appello alle "colleghe" zabette e soprattutto ai colleghi -perchè pure i maschietti sono delle belle portinaie quando ci si mettono... Dunque,la richiesta è la seguente: se dovete riportare un fatto o un pettegolezzo, FATELO BENE! Se vi dicono A, voi riferite A; se vi dicono B, riferite B. Non create quei fenomeni terrificanti per cui Tizia inizialmente dice "carino quel ragazzo che sta passando" e alla fine del giro di voci il risultato è "il ragazzo di Tizia ha un palco di corna che nemmeno un alce canadese!" Oppure: si parte con Caio che sta pensando, forse, ipoteticamente, di fare un colloquio di lavoro in un'altra città e si finisce con "caio va a vivere in australia, sicuro!"
Eccheccavolo, pettegoli e pettegole, è questione di DEONTOLOGIA PROFESSIONALE! ;) Ne va della serietà di tutta la categoria! ma torniamo a noi...)
Hai 8000 pagine da studiare ma al momento le tue meningi sono, con tutta probabilità, andate a farsi un mohito in un chiringuito sulla spiaggia di Rio? balza! Chiudi i libri e vai a farti un giro, che tanto oggi non concludi nulla...andrà meglio domani!
Hai amici/genitori/fratelli/fidanzato/a nevrastenici per motivi a te ignoti? Balza! E' inutile stare a litigare... gli passerà.. dice il saggio: "come si incazza, si scazza!"
La gente fa affidamento sul tuo buon cuore e ti chiede favori in continuazione? Ebbene si, anche in questo caso, ogni tanto, balza! Aiutare gli altri è nobilissimo e gratificante, ma qualche volta bisogna anteporre se stessi al resto dell'umanità...
Non sai più come continuare il post sul blog perchè sei un po' bollita dopo una lunga giornata? balza! posta quello che hai scritto e bon... ^________^
Buona serata a tutti!
E buoni balzi!!!