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mercoledì 8 maggio 2013

Inquietudini metropolitane

Migliaia di anni di evoluzione della specie non sono serviti a niente. NIENTE.
L'essere umano è fondamentalmente stupido.
Punto.
Non c'è nulla da fare, non ci sono lauree, programmi educativi, letture formative che possano risolvere la situazione, niente!
E sapete come sono giunta a questa conclusione?
No, non guardando lo spettacolo ridicolo che si è consumato nelle Camere le scorse settimane.
No, non compiendo uno studio di antopo-socio-sarcazzocosa-psicologia.
No, nemmeno leggendo gli sproloqui dei casi umani che popolano il fantabuloso mondo del web.
No.

Mi basta prendere la metropolitana.

Ogni giorno, andata e ritorno, da più di sei anni a questa parte.

Minchia. C'è veramente da perdere la fiducia nel genere umano. Va bene che discendiamo dalle scimmie, ma non è un alibi valido: anzi, forse forse i primati sono meglio di noi.

Partiamo dalle basi. Problemino di logica da primo anno di asilo: Pierino ha un vaso pieno di caramelle rosse, ma vuole riempirlo di caramelle gialle ( ndr: io a dirla tutta 'sto Pierino che faceva la superstar di tutti i problemi di matematica non l'ho mai sopportato tanto... Cioè, ma smettila di fare la primadonna, sempre in mezzo stai... Ma non ce l'hai una vita tua? E poi mangi sempre, ma la finisci?? Poi ci lamentiamo che i bambini diventano obesi... Pierino demmerda, è tutta colpa tua!). 

Torniamo a noi, dicevo: Cosa deve fare quel ciccione di Pierino?
Risposta: PRIMA togliere le caramelle rosse dal vaso e DOPO riempirlo con quelle gialle.
Ci siamo?
Mi seguite?
Facile, no?


E INVECE NO, EVIDENTEMENTE NON è FACILE PER UNA CIPPA!!!

Ma io mi chiedo: se ci arrivate con le caramelle, PERCHè DIAVOLO NON CI ARRIVATE CON DEI CORPI UMANI IN UN VAGONE DELLA METRO?? PERCHè?? EH?? PERCHè??
Perchè la gente nel 2013 ancora non ha capito che PRIMA fai scendere dal treno e POI, una volta che si è svuotato, puoi salire???

Sto esagerando? Forse. Ma alla centesima volta che ti si para davanti alla porta della metro un branco compatto di gente che vuole salire a tutti i costi prima che tu riesca a scendere... Beh, ti vien voglia di avanzare tra la folla roteando una roncola. Arrugginita.

Oppure: gente che corre a perdifiato in mezzo alla folla, travolgendo bambini, anziani, invalidi, stagiste-sfigate-come-la-sottoscritta pur di prendere il treno al volo. Gente che si improvvisa la Fiona May de noantri, batte tutti i record di salto in lungo dalla banchina e si lancia di testa dentro il vagone mentre le porte automatiche si stanno già chiudendo. Gente che si stipa volontariamente in un treno già strapieno in cui la temperatura dell'aria oscilla tra gli 80 e 100 gradi ed impera l'olezzo di ascella-misto cipolle-misto sudore-misto stalla.

Carissimi, vi svelo il quarto segreto di Fatima: passa un'altra metro tra un minuto e mezzo, state sereni per l'amor d'Iddio.

Perchè io non ci credo che siete tutti pendolari e dovete tutti prendere l'ultimo treno della giornata pena il pernottamento in stazione Centrale coi barboni. 
Ecco. 



P.s. per i miei 25 lettori (e sono ottimista): mi hanno fatto notare che i link ai vecchi post non funzionano più, ma anche voi, ammmisci, state sereni! Ho solo cambiato l'indirizzo del blog, che non è più lazabettabonetti.blogspot.com ma la-zabetta.blogspot.com.
I miei sproloqui ci sono ancora tutti. Purtroppo.







sabato 26 gennaio 2013

Dannati telefilm...

Sono le 2 passate di notte, non riesco a dormire e ho passato la serata nel mio letto, col pc sulle gambe, a vedere serie televisive.
Maledetti telefilm.
Dovevano essere solo due puntate. 
Le ultime due puntate dei miei telefilm preferiti.
Poi però sono diventate 3, 4... ho anche iniziato una nuova serie, maledizione.
Tutto ciò a cui riesco a pensare, in questa notte in cui i ricordi e i pensieri si susseguono senza sosta impedendomi di prendere sonno, è che la vita, purtroppo o per fortuna, non assomiglia per nulla ad un telefilm.
Perchè se ti trasferisci in una sperduta città di provincia, la prima persona che incontri non è un avvocato bello come il sole, ironico e gentiluomo che ti da un passaggio in macchina, con cui al 99,9% avrai una romantica quanto travagliata storia d'amore nei mesi a venire: no, al massimo incontri l'edicolante che ti vende il biglietto dell'autobus barando sul resto, tra un cristone e un'imprecazione.
Perchè la mattina non ti svegli già truccata e splendente, ma hai un colorito giallastro molto poco sano e i capelli arruffati tipo It Addams. Se invece sei andata a letto ancora truccata dalla sera prima (perchè ammettiamolo: struccarsi è una rottura di palle!), scordati di avere il mascara semplicemente un po' sbavato sotto gli occhi, con quell'effetto pseudo-dark che fa addirittura tendenza: no cara, come minimo tu sembri un orsetto lavatore, e la federa del tuo cuscino sembra una versione a colori della Sacra Sindone.
Perchè se ti vesti alla cazzo di cane per andare a buttare la spazzatura non risulti comunque oltremodo figa, ma sembri il solito cesso ambulante (solo che stavolta sei vestita alla cazzo di cane, appunto). E perchè, oltretutto, se esci la sera per andare a buttare la spazzatura, non ti fermi sul vialetto di casa a chiacchierare amorevolmente col tuo vicino, che ti svela tutti i segreti del suo cuore, ti aiuta a risolvere l'enigma che attanaglia il quartiere da mesi e persino il terzo segreto di Fatima: no, al massimo incontri la vecchietta del terzo piano che ti guarda in cagnesco augurandoti silenziosamente la morte, e tutto solo perchè tua padre, all'ultima riunione di condominio, le ha più o meno dato della "vecchia stronza".
Ma soprattutto...
Nel mondo reale le persone non riescono mai a spiegare quello che pensano in maniera lineare, chiara e perfetta, non ti stupiscono con effetti speciali e non dicono mai la cosa giusta al momento giusto.
Nel mondo reale gli atteggiamenti di una persona non hanno mai una spiegazione univoca: uno sguardo può voler dire duecento cose diverse... o forse non vuole dire nulla.
Nel mondo reale una persona non butta all'aria i piani di una vita per inseguire una passione, un'idea, un'avventura.
La cosa peggiore di tutte, però, è che la vita reale non può essere registrata su un dvd: non puoi rivedere una puntata che ti è piaciuta, e non puoi nemmeno tornare su una scena che al momento non avevi compreso. Quel bacio, quella battuta, quell'inquadratura perfetta non tornano più, e non si può nemmeno schiacciare il tasto "pausa" per fermarsi un attimo e tentare di capire in che direzione si sta andando.
E' come in un lungo piano-sequenza.
Quel che è fatto è fatto, buona la prima.